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III LEZIONE - NUOVE POSIZIONI


di porcelli321
06.04.2020    |    8.203    |    2 9.9
"Anche Tommaso finì il lavoro di sfondamento e le venne copiosamente in fica come se non avesse già sborrato pochi minuti prima..."
Il sabato tornarono di nuovo e, appena arrivati, Teresa li accolse baciandoli tutti in bocca in modo provocatorio nei miei riguardi perché all’inizio del bacio mi guardava negli occhi per farmi capire come fosse cambiato il nostro rapporto e di quale fosse ormai il mio ruolo. Iniziò ovviamente con Giorgio dedicandosi a lui in un modo così coinvolgente che si capiva che lei lo aveva eletto il BULL del gruppo. Finito di baciarlo lui venne da me dicendomi “Hai visto cornuto come in due incontri ti abbiamo già iniziato a cambiare tua moglie? Tu la stavi rovinando non riuscendo a farle venir fuori la sua anima da ninfomane sottomessa. Vedrai quante cose ancora le faremo scoprire. hehehehehe!” e finì con una risata che mi trapassò il cervello e arrivò dritta sul mi cazzo che iniziò a pulsarmi al pensiero di ciò che ancora dovevo veder far fare a mia moglie da quei 4 porci.
Finiti i saluti mi dissero che oggi si sarebbero dedicati a scoparmi la moglie facendole scoprire nuove posizioni e che per l’occasione avrebbero iniziato prima con una bella sborrata in bocca tanto per far calare loro la tensione e per regalarle tanta sborra visto che erano tre giorni che non sborravano. Poi rivolto a Teresa le chiese “Sei contenta cagna di iniziare bevendo la nostra sborra? Se sarai brava poi ti scoperemo fino a farti svenire dal piacere” Lei lo abbraccio e lo baciò di nuovo iniziando a toccargli il pacco già evidente. Poi sempre baciandolo gli caccio' il cazzo, si inginocchiò davanti a lui e inizio' a spompinarlo senza che il bull glielo ordinasse. Evidentemente non voleva perdere tempo la troia. Lui la lasciò fare e si rivolse a me con tono beffardo dicendomi che mia moglie era una vera troia e che ormai non c’erano più dubbi: era diventata il loro sborratoio privato. Sentendo quelle parole Teresa aumentò il ritmo della pompa alternando ad affondi fino in gola con colpi di lingua sul glande ormai gonfio. Lui di rimando rideva guardandomi e con tono di sfida le prese la testa e la bloccò col cazzo affondato fino in gola. Dopo poco lei inizio' a tossire e cercare di respirare ma lui la trattenne ancora e mi disse “Cornuto la cagna va domata e resa docile e se non lo capisce occorre usare le maniere forti”. Alla fine le lasciò la testa e lei riuscì a recuperare aria tossendo e ansimando. Contrariamente a quello che pensavo non si ribellò ma disse al Bull “Ancora padrone ti prego. sborrami in bocca. Voglio la tua sborra. La berrò tutta da brava cagna”. Mi sentii morire e mi trovai con la mano sul cazzo per iniziare a segarmi. Tommaso però mi vide e mi urlò di stare fermo, che quella sera non avrei potuto segarmi nell’assistere alla monta altrimenti mi avrebbero mandato in un’altra stanza.
Imprecai dentro di me accennai ad una timida protesta ma loro furono irremovibili. Evidentemente lo avevano deciso prima tanto per sottomettere anche me alle loro voglie perverse.
Lei intanto si spompinava l’uccello di Giorgio mentre gli altri iniziarono a stuzzicarle i capezzoli e la fica ormai pronta per essere di nuovo sfondata e riempita. Iniziai a sentirla gemere e ad un certo punto si staccò dal cazzo che si stava lavorando di bocca per pregarli di smettere perché stava per orgasmare e lei sapeva che non le era permesso. Giorgio si arrabbiò della sospensione le dette una botta in faccia con l’asta dura e le disse di non sospendere il lavoro senza il suo permesso e le affondò di nuovo il cazzo in gola come aveva fatto prima. Stavolta pensavo si soffocasse veramente o si vomitasse l’anima visto che l’asta era entrata ancora più di prima. Fortunatamente la tortura finì e lei tra colpi di tosse e ansimi si scusò con Giorgio dicendo che era una cagna disubbidiente.
La pompa andò avanti ancora per un po’ fino a che lui si prese il cazzo in mano e le ordinò di stare a bocca aperta in attesa del suo nettare. Teresa ubbidiente apri la bocca e cacciò oscenamente la lingua in attesa della sborra che non tardò ad arrivare. Mentre filmavo tutto (questo ormai era il mio compito) iniziai a vedere gli schizzi susseguirsi uno dietro l’altro; non finiva più e le riempì la bocca in poco tempo. Credevo di svenire per come mi pulsava il cazzo voglioso di sborrare anche lui. Mi colpì la quantità di sborra che le aveva scaricato in gola e poi il suo gesto di farmi vedere per bene come fosse piena in modo che la filmassi per bene e poi il gesto di inghiottirsela tutta senza problemi e riaprire la bocca per farmi filmare come non ce ne fosse più neanche una goccia.
Giorgio le disse che era stata una brava cagnetta e che per ringraziarmi di come le permettevo di fare la troia con loro mi doveva dedicare un bel bacio in bocca. La cagna non se lo fece ripetere e mi iniziò a baciare affondandomi la sua lingua fino in gola per farmi sentire meglio il sapore della sborrata appena ricevuta. Così facendo si strofinava con la fica sul mio cazzo desideroso di conforto. E stavo per esplodere quando Marco se ne accorse e la fece staccare lasciandomi col cazzo ancora più duro di prima e il sapore del toro in bocca. Lei finito di baciarmi mi disse “Hai sentito che buon sapore che ha la sborra di Giorgio?”
Purtroppo quello fu il trattamento che dovetti subire anche con gli altri tre che a turno di scaricarono in bocca alla mia signora e ogni volta lei veniva a baciarmi in modo osceno. Alla fine avevo sentito il sapore di tutti e mi sentivo sconvolto perché lo schifo non riusciva a farmi passare la voglia di continuare a vedere mia moglie usata in quel modo.
Finito di allentare la loro tensione erano di nuovo in tiro pronti per iniziare il giro delle scopate. Per iniziare Giorgio si stese per terra e ordinò a Teresa di mettersi a cavallo del suo cazzo e di impalarsi dandogli le spalle in modo che potesse avere il suo culo in bella vista. Fu per me uno spettacolo ancora più travolgente vedere mia moglie mettersi a cavallo di quel cazzo che svettava in tutta la sua grandezza, prenderselo in mano e indirizzarselo sulla fica e con un colpo secco ficcarselo dentro per metà. La vidi rimanere quasi senza fiato per come si sentì aperta ma iniziò subito a cavalcarselo gemendo come una cagna in calore e dicendo che non aveva mai goduto così prima di conoscere loro e i loro cazzi e che voleva essere la loro puttana.
Mentre iniziava a cavalcare quel totem di carne Tommaso le si piazzo’ davanti e prendendola per i capelli iniziò a farsi rianimare il cazzo che poco prima si era scaricato tre giorni di astinenza nella bocca di mia moglie. Ci volle poco per rianimarlo e subito si fece sotto anche Stefano per lo stesso trattamento. Intanto Giorgio, mentre si godeva la cavalcata sul suo cazzo di Teresa, inizio a metterle prima un dito e poi due in culo aumentando il godimento della cagna che sembrava molto apprezzare visti come erano aumentati i gemiti. Ma la conferma l’avemmo quando inizio a dire a Giorgio che era un vero porco e che non doveva smettere quel doppio trattamento. Dopo un po’ Giorgio le ordinò di aumentare il ritmo della monta perché aveva voglia di sborrarle in fica e lasciare il posto al prossimo. Così Teresa incominciò a saltare letteralmente sul quel cazzo grosso e duro e in alternativa spingerselo tutto dentro fino all’utero e muovere oscenamente il bacino per farsi aprire tutta. A quel trattamento Giorgio inizio a lanciare dei gemiti da animale iniziando a dirle che era una zoccola e che ormai era la loro schiava sessuale e io il povero maritino cornuto che non sarebbe più riuscito a farla godere ammesso che ci fossi mai riuscito. Più gemeva più diventava volgare e più mia moglie orgasmava. Alla fine lei sembrava distrutta da quel trattamento che del resto si era inflitta da sola.
Bontà loro le lasciarono qualche minuto per riprendersi aiutandola con un paio di bicchieri di prosecco ghiacciato. Lei sembrava riprendersi ma ormai era diventata la loro cagnetta sempre vogliosa e sempre con la voglia di tenere uno dei loro cazzi in mano per saggiarne la durezza e la grandezza dei coglioni.
Tommaso per la sua scopata chiese di tenere Teresa ognuno in braccio da dietro sorreggendola per una gamba con il risultato che lei era a mezza altezza sostenuta da loro con la fica , già aperta , oscenamente esposta e a disposizione. Tommaso allora si posizionò davanti a lei e con un solo colpo le ficco il cazzone fino ai coglioni. Lei sembro aver ricevuto una frustata e ebbe un fremito incredibile e si aggrappò con le braccia al collo dei due che la tenevano iniziando a cercare le loro bocche per baci voluttuosi mentre il terzo iniziava a pomparle dentro col suo cazzo da toro. Per lei era un orgasmo dietro l’altro e i suoi mugolii erano smorzati nelle bocche dei due che la baciavano e le massacravano i capezzoli con le dita.
Anche Tommaso finì il lavoro di sfondamento e le venne copiosamente in fica come se non avesse già sborrato pochi minuti prima. Anche Stefano volle provare la stessa posizione e pure lui le sborrò senza limiti. Io intanto tentavo di toccarmi il cazzo ma ero controllato a vista e la cosa mi stava uccidendo sia fisicamente che psicologicamente.
Finalmente era arrivato il turno del quarto che però preferì farla mettere a terra a quattro zampe visto che lei era la loro cagna e in quella posizione le si mise dietro iniziando a scoparsela con colpi incredibile. Teresa aveva difficoltà a rimanere stabile e allora mi dissero di mettermi davanti a lei per aiutarla a non cedere sotto i colpi di quel toro ingrifato. La cosa mi eccitò da morire perché potevo sentirla venire contro di me col ritmo e la forza della monta che stava subendo. Le iniziai a toccare i seni e lei continuava a gemere di piacere poi mi guardò negli occhi e mi disse che potevo baciarla in bocca tanto per ringraziarmi della situazione in cui eravamo caduti. Ovviamente non mi feci pregare anche se sapevo che la sua bocca sapeva ancora della sborra dei quattro porci. Mentre mi baciava sentivo i suoi gemiti di piacere sempre più forti fino a che il suo ultimo orgasmo venne quando Marco iniziò a sborrarle dentro con gemiti e parolacce rivolte a lei e a me che rendevano la scena ancora più eccitante.
Finita la monta chiesi a Giorgio di potermi scaricare anche io magari con l’aiuto di mia moglie. Lui mi fece stendere per terra e ordinò a mia moglie di mettersi con la fica sul mio cazzo ma senza farsi penetrare; doveva solo far colare tutta la sborra sulla mia asta e così fece. Mi sembrava di impazzire vedendo quanta sborra avesse dentro e come quel latte bianco coprisse il mio cazzo i miei coglioni e la pancia. Finito di colare Giorgio le ordinò di ripulirmi tutto a colpi di lingua ma se fossi venuto per una settimana lei non mi avrebbe più dovuto toccare e aiutare per sborrare.
La vacca sembrava rinata a quell’ordine e iniziò a darmi colpi di lingua prima sulle palle e poi sull’asta bevendo tutto il succo della sborra e dei suoi umori che mi aveva fatto colare sopra. E mentre lo faceva mi diceva “mmmmmmm che buon sapore caro. Ricordi quando correvo a sputare la tua sborra? La loro invece e buonissima, mmmmmmmmmm”. Tra i colpi di lingua e quelle frasi oscene e umilianti non riuscii a resistere a lungo e ben presto sborrai; certo rispetto a loro la mia sborrata sembrava una goccia nel mare ma il piacere che provai fu immenso. Purtroppo però il risultato fu che per una settimana lei non mi sfiorò piu’ anche se mi vedeva eccitato per quello che combinava con loro o anche la sera a letto quando lei si divertiva a descrivermi le sensazioni nuove che i miei amici le stavano facendo provare.
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